OR.A.CO.L

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Organizzazione Aziendale & Competenze professionali

Il progetto ORACOL è stato finanziato da POR FSE Toscana 2014-2020

Strategia regionale Industria 4.0

Avviso pubblico per la concessione di finanziamenti ex art. 17, comma 1 lettera a) e comma 3 della legge regionale 32/2002 per progetti formativi relativi ad azioni di riqualificazione e di outplacement rivolti a lavoratori collegate a piani di riconversione, ristrutturazione aziendale e reindustrializzazione

Asse A – Occupazione
Obiettivo Specifico A.4.1 – Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi (settoriali e di grandi aziende)
Azione A.4.1.1 – Azioni integrate di politiche attive e politiche passive, tra cui azioni di riqualificazione e di outplacement dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi collegate a piani di riconversione e ristrutturazione aziendale
Attività A.4.1.1.A) – Azioni di riqualificazione e di outplacement dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi collegate a piani di riconversione e ristrutturazione aziendale

In attuazione delle disposizioni di legge presenti nel “Decreto Crescita” (D.L.34/2019): Art.35 – Obblighi di trasparenza delle erogazioni pubbliche, si precisa:

Presentazione progetto: 29/03/2019

Atto d’approvazione: Decreto Dirigenziale Regione Toscana n. 15107 del 04.09.2019

Codice del progetto (SI FSE della RT): 244421

Codice CUP: D18D19004000006

Impegno di spesa: € 68.350,00

Erogazione: nel 2021 pari a 61.514,92 (17/05/2021)

Sottoscrizione ATI (Foreda Toscana, capofila, GIGLIONI PELLETTERIA DI G. GIGLIONI E C. SAS, partner): 01/10/2019

Convenzione con Regione Toscana: 07-01-2020

Inizio: 27-01-2020

Termine: 30-03-2021

Imprese beneficiarie del progetto formativo (in regime de minimis) sono:
– GIGLIONI PELLETTERIA DI G. GIGLIONI E C. SAS (C.F. e P.IVA 00353720527)

 

Il contesto produttivo

          La Giglioni Pelletteria è un’azienda nata negli anni sessanta; produce articoli in pelletteria nel territorio amiatino e fonda la sua attività su una tradizione legata all’artigianato locale, sullo studio accurato del design e sulla ricerca della qualità. Le linee di produzione presenti, oltre alla borsetteria, sono gli accessori, l’oggettistica e la borsetteria da viaggio. Giglioni Pelletteria si colloca nel segmento medio/fine, fine. Al momento attuale la strategia dell’azienda è coniugare la dimensione artigianale dalla quale ha sempre attinto, con le tecnologie abilitanti sviluppate dall’impresa 4.0 applicata al proprio settore produttivo, per offrire ai clienti un prodotto unico ed esclusivo. Produce all’interno di un piccolo distretto industriale collocato in una delle zone marginali della Toscana. Strategie innovative e applicazioni tecnologiche vi arrivano con ritardo e quasi sempre veicolate dalle multinazionali per le quali le medio/piccole imprese realizzano i loro manufatti. L’urgenza dell’innovazione, comunque, giunge anche in questa periferia e gli imprenditori più attenti cercano di non attardarsi nel già fatto, sul conosciuto che trasmette sicurezza. Sono convinti che sia possibile coniugare tradizione, qualità e digitalizzazione. È stato l’obiettivo che ha dato senso al progetto.  Obiettivo ambizioso perché l’evoluzione del sistema produttivo amiatino, negli ultimi anni, ha privilegiato le grandi firme attestate sul mercato mondiale, piuttosto che le PMI all’interno delle quali la cultura artigiana si esprime al meglio. La globalizzazione dei mercati, le campagne pubblicitarie che le aziende globali sono in grado di innescare rischiano di limitare il mercato a pochi attori a livello planetario, con il rischio di perdere menti e mano d’opera creative. Un risultato prevedibile potrebbe essere una sorta di omologazione su standard condivisi che non lasciano spazio alla diversificazione e mortificano l’imprenditorialità locale. In realtà, come in natura, è necessario difendere le biodiversità, perché il made in Italy trova la sua espressione migliore nella differenziazione, nella creatività dei singoli territori e nell’estro artigiano.

 

Il progetto

L’azienda si è messa in gioco per creare le condizioni che riconoscano un’imprenditorialità locale in grado di diversificarsi con prodotti improntati da un’artigianalità originale. A fronte di aziende cosmopolite è opportuno incrementare le aziende territorializzate, per rinvigorire l’economia regionale.

Il piano formativo iniziale prevedeva l’acquisizione di conoscenza per la gestione delle macchine CNC, l’uso del CAD per la modelleria e l’impiego degli strumenti informatici afferenti alla pelletteria, la cultura aziendale e il management, infine il marketing. Aggiornamento acquisizione di capacità dei dirigenti e dei lavoratori per garantire il rafforzamento delle competenze individuali in un’ottica di crescita del livello competitivo dell’azienda. Il tutto inserito nel Piano Industria 4.0.

Al momento della presentazione del progetto nessuno aveva previsto la pandemia. Che ha bussato alla porta nell’inverno-primavera 2020, con la conseguente pausa produttiva. Fra i tanti danni che ha procurato, ha avuto il merito di permettere l’approfondimento di riflessioni e suggestioni appena percepite durante lo svolgimento della prima fase del progetto, ma che hanno preso corpo e forma precise nel periodo di interruzione obbligata. Tanto da consigliare una revisione del progetto iniziale. La realizzazione del modulo “Sviluppo commerciale e nuovi mercati”, in particolare, aveva sollecitato una riflessione sulle prospettive aziendali e rinvigorito la convinzione di approfondire il tema della ricerca sui mercati internazionali e il relativo affrancamento dalle major. La proprietà e i partecipanti avevano preso coscienza di come, per muoversi in questa direzione, fossero indispensabili competenze di social media marketing, di impiego di strumenti mediatici che fanno riferimento ai social network e al loro impiego funzionale alle esigenze di un’azienda. In termini concreti sono la creazione di un proprio brand, l’individuazione di un target di riferimento, la cura del cliente, anche in funzione di vendite online che la pandemia aveva portato alla ribalta con prepotenza. La flessibilità prevista dalla regione Toscana, nei percorsi di formazione continua, ha permesso di modificare il progetto iniziale e di lavorare su questi nuovi temi. Che riportiamo in sintesi:

 

Titolo delle unità formative
Social media marketing, web design e strumenti di marketing internazionale
Creazione di contenuti per i social media: foto e video
Mappatura e controllo dei processi di produzione e di gestione
Organizzazione e metodi produttivi informatizzati
Assemblaggio
Sviluppo commerciale e ricerca di nuovi mercati

Per un totale di 350 ore

 

Risultati

Le attività formative proposte si sono evolute verso un nuovo modo di pensare e di gestire una PMI che ha richiesto sforzo di progettazione e di realizzazione. Il bisogno della quotidianità produttiva ha suggerito la modalità formativa dell’apprendimento in situazione, piuttosto che in aule staccate dalla produzione. Sono stati i formatori esperti del settore a individuare e applicare modalità e tecniche le più idonee. Uno sforzo che è stato premiato dalla realizzazione di un nuovo modello di business e da una diversa competitività.  È stato un cambio di mentalità che ha richiesto strumenti culturali e questi, a loro volta, hanno stimolato gli operatori ad essere protagonisti, piuttosto che subire un processo o esserne travolti. Il progetto ha consentito all’azienda di migliorare il prodotto offerto alla clientela, ha coinvolto tutti gli operatori nell’ottica di studiare, sperimentare e sviluppare soluzioni tecniche nuove. Le attività realizzate hanno contribuito a incrementare in maniera consistente il bagaglio di conoscenze dell’azienda che potrà quindi proporsi, nel selettivo mercato di riferimento, come partner affidabile e sempre pronto a nuove sfide. I sedici lavoratori dipendenti di Giglioni Pelletteria hanno mostrato consapevolezza nell’impegno e disponibilità a migliorare conoscenze e competenze pregresse.

L’azienda ha proposto il progetto nella convinzione che il cambiamento avviene a partire dalla valorizzazione delle risorse umane; ha scommesso sulla crescita in conoscenze e competenze dei lavoratori. Questa permetterà la crescita di Giglioni Pelletteria e ha compreso che la strada maestra è l’attivazione di percorsi di formazione continua non convenzionale, un apprendimento sul luogo di lavoro che, erogato da formatori esperti, ha portato i risultati attesi.

Il livello di interesse di tutti i partecipanti è stato elevato, anche durante la formazione a distanza, sicuramente più faticosa, ma ugualmente stimolante. L’attenzione per gli argomenti trattati è sempre stata buona, rafforzata dai primi riscontri positivi delle azioni messe in pratica. Bella anche la capacità di interazione del gruppo di lavoro, in miglioramento grazie agli stimoli dei lavori pratici calati nel contesto aziendale e suddivisi secondo ruoli ben distinti. Infatti, il lavoro di gruppo ha fatto emergere le predisposizioni dei singoli più chiaramente. Alcuni hanno potuto valorizzare le capacità relazionale e attitudini commerciali di cui sono dotati; altri quelle più analitiche e organizzative. Queste caratteristiche, insieme alle competenze acquisite durante il corso, rendono i singoli fra loro complementari e il gruppo di lavoro ben integrato con ottime potenzialità future.