SQ5

Il progetto coinvolge gli istituti superiori di 2° del quartiere 5 di Firenze, attiva processi e azioni integrate fra le scuole e le organizzazioni, si propone di creare un “sistema quartiere” che faciliti il rapporto e la cooperazione delle istituzioni scolastiche fra di loro e fra queste e le organizzazioni del territorio per la realizzazione della Alternanza scuola lavoro.

Il sistema SQ5 raccorderà obiettivi, contenuti e metodi educativi tra scuola e imprese con un particolare interesse a promuovere forme di auto imprenditorialità (cfr. Decr. Leg.vo 77/05); unirà al sapere teorico il saper fare, partendo dall’attivazione di nuove didattiche laboratoriali e dalla acquisizione delle competenze digitali fortemente coerenti con gli indirizzi della strategia Industria 4.0, che il partenariato del progetto sta a testimoniare, senza perdere di vista i temi della disabilità. È un approccio integrato fra PTOF e offerta del territorio. Gli interventi saranno differenziati, a seconda dei vari indirizzi scolastici e del tipo di organizzazioni nelle quali gli studenti svolgeranno la ASL. Diverse le modalità di intervento, comune la finalità: avviare la costruzione di una via italiana al sistema duale ispirata alle migliori prassi europee, che tenga in considerazione le specificità del tessuto sociale e produttivo del territorio e valorizzi la migliore tradizione di formazione professionale, senza perdere l’impronta umanistica che caratterizza il sistema scolastico italiano. Destinatari ultimi del progetto sono gli studenti individuati dalla Legge 107/2015 come destinatari dei percorsi di alternanza ovvero quelli dell’ultimo triennio delle scuole superiori di II grado. In funzione di questi, fruiranno della formazione anche gli insegnanti tutor scolastici e funzione strumentale e i rappresentanti di organizzazioni in qualità di tutor esterni nei percorsi di alternanza. Infine le famiglie e la società in genere, per informare e di diffondere la conoscenza della ASL e gli obiettivi che si propone.

Obiettivi generali e struttura del progetto
Sistema Quartiere declina i macro obiettivi regionali in coerenza con i percorsi di istruzione propri delle singole scuole del partenariato, secondo una impostazione didattica modulare e di un apprendimento per competenze, per garantire un corretto sviluppo di percorsi di ASL. Le UF sono state pensate per costruire competenze specialistiche e incentrate su conoscenze di livello elevato. L’alternanza non è una “materia in più” ma, come precisa il decreto 77/2005, una modalità di apprendimento, che matura sia nelle aule scolastiche che, in modo esperienziale, presso aziende. Le scuole partecipano Sistema Quartiere con un totale di dieci trienni, secondo la seguente distribuzione:
· IIS “Leonardo da Vinci” – cinque trienni di diverse specializzazioni del Tecnico e del Professionale;
· Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” – tre trienni tra liceo scientifico e liceo sperimentale;
· Istituto Agrario il triennio della scuola serale;
· Istituto Sassetti Peruzzi il triennio della specializzazione in ambito commerciale.
I moduli per i tutor, scolastici e aziendali, per l’orientamento saranno coerenti e correlati all’impianto generale.

Gli studenti
I percorsi sulla sicurezza saranno impostati nel rispetto della legge 81/2008 e i livelli dei moduli si diversificheranno a seconda dei settori presso i quali gli studenti effettueranno la ASL. Quelli sul lavoro prevedono la partecipazione di esperti provenienti dai diversi settori a seconda delle specializzazioni, per rispondere in modo coerente alle finalità di ciascun istituto e alla formazione. Le stesse classi saranno coinvolte nei moduli sull’autoimprenditorialità. Anche per questi moduli si prevede l’impiego di esperti in modo da offrire l’opportunità per riflettere su quali sono gli elementi che permettono
di ottenere il successo in un settore lavorativo. Al centro ci sarà il soggetto con le sue intelligenze multiple e la sua capacità di apprendere; la programmazione tiene conto di sfondi integratori comuni, veri e propri metacontesti all’interno dei quali prendono rilievo attività diversificate.

L’Informazione
Il modulo relativo alla pubblicizzazione e alla informazione si realizzerà in maniera differenziata: incontri in orari compatibili con gli impegni di lavoro per le famiglie per coinvolgerne il maggior numero; per le organizzazioni verranno messi a punto dei pacchetti informativi distribuiti presso le loro sedi. I materiali destinati ai vari target saranno realizzati dagli studenti di grafica pubblicitaria dell’IIS “L. da Vinci” e dell’IIS “Sassetti Peruzzi”. Concreta forma di collaborazione tra istituti e di sperimentazione di ASL. Saranno coordinati da esperti pubblicitari. Un sito web sarà realizzato dal progetto per una comunicazione efficace a tutti i livelli, secondo i ruoli, i tempi e le azioni del progetto. La comunicazione online, inoltre, favorirà una comunità di pratiche dei tutor, per progettare e sviluppare percorsi didattici innovativi; altre ne potranno nascere per la diffusione e la replicabilità e il coinvolgimento della società civile.

I tutor
Per la formazione dei tutor scolastici sono previsti quattro corsi di 24 ore ciascuno ai quali parteciperanno insegnanti provenienti da istituti diversi. Sarà l’occasione per collaborare tra colleghi alla costruzione di unità formative da impiegare in classe allo scopo di orientare le scelte degli studenti, valorizzare le attitudini, implementare le capacità di ciascuno in una logica di long life learning. Un modulo per i tutor con funzione strumentale per l’alternanza e quattro per i tutor aziendali. L’obiettivo è il raggiungimento di comportamenti condivisi, l’acquisizione di linguaggi comuni tra i due mondi per garantire forme di tutoraggio e misure di accompagnamento volte anche a superare situazioni di disagio con particolare attenzione ai soggetti diversamente abili. I moduli sull’orientamento saranno quattro e avranno una durata di 12 ore; coinvolgeranno circa 40 docenti.

Le due fasi
Valutazione degli interventi in termini di effetti di ricaduta: ai partecipanti verranno somministrati questionari, prove e reattivi mentali e uno studio analizzerà i risultati ottenuti in termini di cambiamento nei comportamenti. Valutazione della replicabilità del modello: la presenza di scuole di diverso ordine e con diversi indirizzi professionali richiede un modello a maglie larghe che individui i nuclei culturali e pedagogici condivisi: la struttura comune per poi riproporla, in modo flessibile, in altri territori.