Futuro Sociale Prossimo (F.S.P.)

Il Futuro Sociale Prossimo (F.S.P.) è stato presentato sull’Avviso Regionale P.O.R. Toscana FSE2014-2020 ASSE A – OCCUPAZIONEATTIVITA’ 2.1.5. A ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E FINANZIATO CON D.D. 14740 DEL 28/092017

Il progetto interviene nel settore dell’alternanza scuola-lavoro, proponendo azioni di supporto agli studenti del triennio degli istituti secondari superiori Dagomari, Copernico e Convitto Cicognini di Prato, con particolare attenzione ai soggetti diversamente abili, mediante il coinvolgimento di realtà imprenditoriali del terzo settore (ANFFAS Onlus Prato). Il progetto è coerente con gli indirizzi definiti dalla Giunta Regionale nell’ambito della strategia Industria 4.0 (Decisione Giunta regionale n.9/2017), in quanto sollecita il rafforzamento delle competenze digitali, anche con il contributo di una realtà imprenditoriale del territorio altamente innovativa quale TT Tecnosistemi e l’incubatore d’impresa della Camera di Commercio di Prato. Con il progetto si è inteso ripensare il modello formativo, configurando la proposta di alternanza scuola-lavoro come un “laboratorio di apprendimento” che va dalla fase di ideazione alla costruzione del partenariato, passando per la predisposizione degli organismi per il funzionamento, la gestione dell’intervento, l’individuazione delle metodologie didattiche e la fase di svolgimento.

Futuro Sociale Prossimo. Descrizione sintetico del progetto
L’ Alternanza Scuola-Lavoro (ASL) rappresenta una metodologia didattica che offre agli studenti la possibilità di fare scuola in situazione lavorativa e di “apprendere facendo”, alternando periodi di studio e di pratica. Una modalità di realizzazione del percorso scolastico progettata e attuata dall’istituzione scolastica e formativa, in collaborazione con le organizzazioni pubbliche e private, profit e no profit, che insieme intervengono per la definizione dei fabbisogni formativi del territorio, la progettazione curriculare, l’erogazione del percorso formativo e la valutazione.
L’Alternanza Scuola-Lavoro basa le proprie fondamenta sulla creazione di una rete tra gli attori interessati. Ma perché una rete? Perché nella rete le risorse umane e tecniche vengono condivise e arricchiscono tutti i componenti della rete stessa. Il territorio pratese, racchiude tanta ricchezza in termini di attori. La costruzione di una relazione autenticamente cooperativa tra scuole, docenti e studenti non è tuttavia l’unico versante su cui occorre operare. Affinché l’alternanza scuola-lavoro risulti un’esperienza davvero significativa per i propri studenti, occorre, oltre che sensibilizzare al tema dell’ASL, anche e soprattutto rendere gli studenti e le loro famiglie, consapevoli della rilevanza formativa ed educativa dell’esperienza di ASL e sulla cultura del lavoro come dimensione di realizzazione di sé.
Scopo dell’alternanza scuola-lavoro è di motivare e orientare i giovani, diffondendo la cultura del lavoro.
Il lavoro che incontra la scuola, la scuola che si fa teatro della cultura del lavoro ma, pensiamo noi, in una ottica sociale, sostenibile ed etica.

La vocazione degli istituti coinvolti, suggerisce di puntare sulla dimensione sociale della cultura di impresa, scuola che non educa solo gli studenti ma che forma cittadini con coscienza civica e sociale.
Il progetto FUTURO SOCIALE PROSSIMO, e la rete dei soggetti che ne fanno parte, ritiene che avvicinare le giovani generazioni al mercato del lavoro è fondamentale per diminuire il distacco, al momento abissale, tra scuola, università e mondo produttivo. MA NON BASTA. Il ruolo educativo della scuola presuppone la formazione di CITTADINI oltre che di futuri lavoratori. L’impresa sociale, al centro del presente progetto, sposa questa idea di fondo. Questa unisce, infatti, due mondi generalmente separati: quello della produzione a carattere imprenditoriale e quello della produzione di beni e servizi di utilità sociale. Quest’ultimo settore, tradizionalmente affidato ad enti pubblici, è sempre meno efficiente, di scarso livello qualitativo ed è oggetto di una spesa sociale divenuta ormai insostenibile. Rendere produttivo ciò che per sua natura non lo è attraverso organizzazioni private in grado di offrire beni e servizi di utilità sociale, senza perseguire il profitto. Questa è l’impresa sociale. L’art. 2 del Dlgs 155/06 individua i settori considerati ad utilità sociale: Istruzione, educazione e formazione, tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. valorizzazione del patrimonio culturale, assistenza sociale, sanitaria e socio-sanitaria.
Il progetto FUTURO SOCIALE PROSSIMO mira ad attivare azioni al fine di creare un modello condiviso che faciliti il rapporto tra istituzioni scolastiche e organizzazioni del territorio per la realizzazione dei percorsi di alternanza. Tale modello consentirà agli studenti delle istituzioni scolastiche coinvolte (terze e quarte classi) di sviluppare competenze e abilità utili al loro ingresso nel mondo del lavoro. L’istituzione scolastica sperimenterà un modello di alternanza che permetterà agli studenti di capire come sono strutturate ed organizzate le imprese con finalità sociale fornendo loro gli strumenti necessari per sviluppare un’idea imprenditoriale ed una cultura del lavoro con risvolti etici e sociali.
Oggi i modelli collaborativi e sostenibili sono attraenti agli occhi dei giovani. Far conoscere loro le imprese sociali in generale, come strumenti in grado di interpretare al meglio il loro desiderio di socialità, è un compito doveroso e una sfida che le istituzioni scolastiche devono accogliere. Adesso, più che mai infatti, dentro al mondo no profit della cooperazione sociale, esiste un caleidoscopio infinito di professionalità e di possibilità lavorative che comprende diversi tipi di titoli di studio.
La scuola e la cooperazione sociale hanno un obiettivo comune, da un lato diffondere la cultura del lavoro alle giovani generazioni sfruttando la loro visione positiva del sociale e dall’altro la caratterizzazione in senso imprenditoriale, entrambe convergono nella necessità di un lavoro che recuperi la manualità, il rapporto con la natura, la convivialità, il superamento di relazioni anonime spesso derivanti dal prevalere di un agire burocratico e dall’uso sconsiderato di tecnologie, la valorizzazione della dimensione gruppale.
Il progetto coinvolge gli istituti superiori di 2° di Prato e attiva processi e azioni integrate fra le scuole e le organizzazioni; prevede la realizzazione dei sei moduli e delle due fasi di monitoraggio e di trasferibilità così come vengono proposti nel bando regionale. Intende creare un sistema quartiere che faciliti il rapporto e la cooperazione delle istituzioni scolastiche fra di loro e fra queste e le organizzazioni del territorio per la realizzazione della ASL. Tale sistema di relazioni e azioni, raccorderà obiettivi, contenuti e metodi educativi tra scuola e imprese con un particolare interesse a promuovere forme di auto imprenditorialità (cfr. Decr. Leg.vo 77/05); unirà al sapere teorico il saper fare, partendo dall’attivazione di nuove didattiche laboratoriali e dalla acquisizione delle competenze digitali con un partenariato attento ai temi della disabilità. È un approccio integrato fra PTOF e offerta del territorio. Gli interventi saranno differenziati, a seconda dei vari indirizzi scolastici e del tipo di organizzazioni nelle quali gli studenti svolgeranno la ASL. Diverse le modalità di intervento, comune la finalità: avviare la costruzione di una via italiana al sistema duale ispirata alle migliori prassi europee, che tenga in considerazione le specificiità del tessuto sociale e produttivo del territorio e valorizzi la migliore tradizione di formazione professionale, senza perdere l’impronta umanistica che caratterizza il sistema scolastico italiano.
0.7.2 A chi è rivolto il progetto (destinatari) (max 5 righe)
Destinatari ultimi del progetto sono gli studenti individuati dalla Legge 107/2015 come destinatari dei percorsi di alternanza ovvero quelli dell’ultimo triennio delle scuole superiori di II grado. In funzione di questi, fruiranno della formazione anche gli insegnanti tutor scolastici e funzione strumentale e i rappresentanti di organizzazioni in qualità di tutor esterni nei percorsi di alternanza. Infine le famiglie e la società in genere, per informare e di diffondere la conoscenza e gli obiettivi che si propone la ASL.