AMiata PELletterie

Imprese del settore della pelletteria e del tessile del comprensorio dell’Amiata senese e grossetano e di zone limitrofe intendono dare vita a nuovi prodotti e a processi produttivi innovativi per valorizzare e potenziare le esperienze e le competenze accumulate, negli anni, dalle aziende che operano nel territorio. Scelta che si rende necessaria a causa della crisi che ha investito il settore a partire dal 2008. Indagini condotte da istituti di ricerca lasciano intravedere che prodotti nuovi potranno dare risposte adeguate alle nuove esigenze del mercato nazionale e internazionale. Ma nuovi prodotti richiedono innovazioni tecnologiche e organizzative, formule aggregative fra aziende, formazione specializzata, interventi di marketing in un settore nel quale la competitività globale è parossistica. La creazione di un distretto industriale che ottimizzi le competenze presenti, promuova e sviluppi quelle carenti, attraverso attività formative specifiche. In particolare la capacità imprenditoriale e di prospettiva sui mercati, rappresenta la strada maestra da percorrere per emancipare le aziende locali dal lavoro di subfornitura rispetto alle grandi maison.

Il progetto rappresenta non una richiesta “una tantum” all’Ente pubblico, ma una prima pietra per costruire nuovi rapporti tra aziende; permette di affiancare al façon una presenza sul mercato con prodotti propri grazie al superamento della lavorazione esclusiva della pelle e del sintetico e alla differenziazione dei prodotti con l’introduzione del tessile di qualità.

Il progetto prevede tre macro obiettivi immediati e una finalità che si intende realizzare a medio termine.

Il primo obiettivo: offrire alle aziende aderenti al progetto interventi finalizzati al sostegno alle innovazioni tecnologiche e organizzative e allo sviluppo. Per realizzare questo primo obiettivo si procederà a audit tecnologici, diagnosi organizzative e di posizionamento strategico delle imprese, consulenza e check-up. E’ la precondizione in assenza della quale si rivelerebbero inutili, o quasi, i due obiettivi seguenti:

La formazione continua del management locale e degli addetti attualmente occupati e la formazione dei giovani in cerca di occupazione o disoccupati.

A medio termine, la trasformazione del territorio in un vero distretto industriale in possesso di un marchio proprio e di essere presente sui mercati nazionali e internazionali.