So.stare 1

Risultano utili, per dare una risposta a questo segmento iniziale del progetto, i dati che emergono dal monitoraggio dell’intervento svolto nel precedente bando. Da questo si evincono due esigenze complementari: il bisogno di una crescita individuale (“Se smetti di imparare, cominci ad invecchiare” – recitava uno slogan degli anni ’70 per diffondere le 150 ore) e, attraverso questa, il desiderio di contribuire alla crescita del territorio. Questa consapevolezza, fa’ dei Circoli di Studio un’opportunità per il territorio. Permette di soddisfare esigenze e bisogni formativi rimasti inevasi o insoddisfatti; incentiva la promozione e il rafforzamento di politiche locali volte all’apprendimento nell’intero arco della vita; consente una reale partecipazione alla vita sociale e l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza; estende le opportunità di accesso all’offerta formativa e assicura il superamento dell’esclusione da percorsi di formazione permanente, oltre a favorire – come afferma la maggior parte dei partecipanti nel monitoraggio – nuovi modi di stare insieme per raggiungere conoscenze nuove, imparando dagli altri. Le scommesse di questa edizione sono di due tipi:

 

1. coniugare la flessibilità e l’agilità – caratteri propri dei Circoli di Studio – con il bisogno di continuità e stabilità che il territorio manifesta. Per raggiungere le aree di maggior difficoltà e le fasce più deboli;

2. non solo salvaguardare ma piuttosto far coesistere il nuovo della società del XXI secolo senza perdere di vista valori e specificità del Mugello.

Contenuto del progetto

La metodologia dei Circoli di Studio è risultata uno strumento decisamente utile e in grado di incentivare l’attenzione e l’interesse intorno al tema dell’Educazione permanente. Quindi l’obiettivo principale che l’Associazione che si costituirà, in caso di assegnazione del progetto, intende perseguire è il consolidamento della forma di autoapprendimento assistito che la “modalità-Circolo” propone. In altri termini si tratta di proseguire sulla strada intrapresa e rafforzare un modello innovativo che ha dato buoni risultati. A partire da questo macro obiettivo si intende:

1.Rafforzare il sistema di ascolto per migliorare le condizioni di vita del pubblico interessato: adulti e giovani adulti dal punto di vista dell’inclusione sociale, dei diritti di cittadinanza e dell’occupabilità con particolare riguardo all’integrazione dell’offerta formativa, alla promozione e gestione della domanda individuale;

2. Agevolare l’apprendimento in funzione dello sviluppo di una soggettività che sia consapevole delle richieste di innovazione provenienti dalla società e sia in grado di impossessarsi di strumenti necessari e utili per dare risposte coerenti;

3. Consolidare le competenze necessarie per l’esercizio di una reale e consapevole diritto alla cittadinanza;

4. Recuperare e sistematizzare conoscenze e saperi informali acquisiti all’interno delle pratiche di lavori tradizionali per non disperdere la memoria del territorio e poterne fare, anzi, le basi di uno sviluppo sostenibile;

5. Favorire e migliorare l’accesso e l’integrazione nel mercato del lavoro dal momento che la formazione permanente è ormai la conditio sine qua non per evitare l’esclusione lavorativa e sociale;

6. Potenziare un modello formativo in grado di dare delle risposte ad alcune problematiche fondamentali quali:

  • sostenere e facilitare il rientro in formazione degli adulti
  • intercettare i bisogni formativi e far emergere quelli in latenza
  • estendere le opportunità dell’offerta formativa per realizzare l’obiettivo delle pari opportunità di ingresso a tutte le forme di istruzione
  • stimolare l’apprendere ad apprendere e la consapevolezza di questa priorità

7. Intensificare e migliorare i rapporti all’interno della rete dei partner costituita nella precedente esperienza per una programmazione più aderente alle esigenze del territorio;

8. Sperimentare modalità telematiche e avviare dei nuovi contatti costruttivi con la rete telematica Regionale (TRIO) in modo da favorire l’apprendimento a distanza

9. Implementare la banca dati sulle attività già svolte nei CdS

10. Verificare il grado di trasferibilità dell’esperienza del Mugello e avviare un primo confronto con esperienze analoghe.

Si prevede la realizzazione di 12 Circoli di Studio di breve durata (tra le 24 e le 30 ore, come previsto dal bando) nei comuni di Barberino di Mugello, Borgo S. Lorenzo, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo su Senio, S. Piero a SIeve, Scarperia, Vaglia, Vicchio. L’architettura complessiva prevede diverse fasi:

A. Organizzazione della struttura
B. Elaborazione del bando si pubblicizzazione
C. Induzione e espressione della domanda
D. Incontro domanda/offerta
E. Attivazione e svolgimento dei CdS
F. Monitoraggio e valutazione
G. Diffusione e valorizzazione dell’esperienza.

Collaborazioni: Sostenitori e Partner

Capofila: FOREDA Toscana
Partner: UNIVERSITÀ DELL’ETÀ LIBERA;
COOPERATIVA PROFORMA
COOPERATIVA ISCHETUS
CRED MUGELLO
Sostenitori: Centro per l’Impiego, l’Associazionismo locale, il
CTP
rete degli Istituti Scolastici del territorio: G. Ulivi e C. Chini
Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’università di Firenze

 

 

Ruolo di FOREDA

Capofila con ruolo di: Individuazione bisogni, progettazione; gestione e coordinamento dei partner, monitoraggio e valutazione dei risultati, rendicontazione generale