Salute

La trasformazione in atto nella società italiana in generale e, nello specifico, nel territorio del Mugello, deriva da una serie di motivazioni che sono oggetto di confronto e patrimonio comune di quanti guardano con attenzione alla società stessa. E’ immediatamente percepibile, anche a uno sguardo rapido, dal cambiamento dei colori, delle fogge, dei comportamenti, l’articolata multietnicità che caratterizza questo territorio nel quale ormai si sono consolidate popolazioni provenienti da diverse parti del mondo. In un contesto di globalizzazione di persone e di prodotti è necessario intervenire per evitare l’inquietante senso di assedio che ne può derivare e i conseguenti fenomeni di rifiuto che rischiano di svilupparsi; diventa indispensabile avviare processi di vera integrazione. Confronti con le maggiori associazioni attive nel sociale e presenti sul territorio, con la Comunità Montana, il CTP, il CRED, FOREDA che opera a livello regionale nell’EDA, con le associazioni di volontariato, ma anche con il mondo della scuola, con le associazioni datoriali confermano il bisogno di mano d’opera importata, necessaria per lavori e mansioni che i lavoratori italiani, in qualche modo, rifiutano. Nello stesso tempo affermano l’urgenza di attivare interventi che favoriscano l’integrazione e la coesione per impedire la formazione di fenomeni di esclusione sociale che rappresentano una minaccia per l’intera società.

Contenuto del progetto

Destinatari dell’intervento sono persone in regola con le leggi che normano la permanenza degli stranieri nel nostro Paese; è diretto a quanti, per motivi i più vari non hanno mai avuto accesso ai corsi EDA con particolare attenzione a residenti nelle zone rurali, esposti a forme di esclusione o auto esclusione educativa; a quanti hanno lasciato il sistema educativo senza l’acquisizione di un titolo o di una qualifica adeguati e hanno accumulato nel corso del tempo vari ritardi di conoscenze. Il gruppo di bersaglio è costituito da: adulti immigrati, con una particolare attenzione al femminile e, fra queste, a quante sono o rischiano di porsi in situazioni di marginalità sociale.

Per realizzare questi obiettivi è necessaria una struttura guidata da esperti della formazione e del settore di riferimento che, considerando e conoscendo le tematiche, sia in grado di realizzare un percorso formativo costruttivo e rispondente ai bisogni dei gruppi individuati. Si privilegia il coinvolgimento dei partecipanti con l’attivazione di laboratori, in un processo autopoietico guidato, piuttosto che quello dell’apprendimento mediante la didattica frontale. In questo senso sono chiare le scelte didattiche effettuate: le 120 ore (per ciascun gruppo) previste saranno giocate in incontri con esperti provenienti dai vari settori formativi. E’ una scelta non casuale, effettuata sulla base di precise convinzioni didattiche e sociali che incentivano la comunicazione e il confronto interculturale. D’altra parte la formazione, in particolare quella rivolta ad adulti da anni lontani da percorsi di apprendimento, deve privilegiare aspetti che li coinvolgano in modo diretto. Non significa, tuttavia, l’esclusione a priori, di conoscenze teoriche, che verranno adeguatamente valorizzate, ma in stretta connessione con la loro applicabilità e la loro spendibilità sul territorio, per un inserimento consapevole e partecipativo.

Il confronto con i non più giovani mugellani che sono depositari di conoscenze, ma soprattutto di una sapienza antica che affonda le radici nel territorio, permetterà un’interazione che gioca le sue carte sull’accoglienza e sulla apertura al diaologo, in un confronto franco tra culture. Coinvolge gli anziani come tutor/sostenitori, come chi, in modo ideale, trasferisce il testimone di una cultura a chi cerca di porre nuove radici.

Il progetto prevede:

1. la creazione di un Gruppo di Direzione che assicuri uno svolgimento lineare e una coerente relazione tra gli obiettivi definiti e le azioni previste per conseguirli;

2. un’adeguata attività di pubblicizzazione in modo da rendere un effettivo servizio a quanti possono essere interessati e coinvolti nel progetto;

3. una fase di selezione per scoprire i veri bisogni dei futuri utenti;

4. il periodo di formazione/confronto specifico per immigrati, articolato nelle fasi di accoglienza, informazione sui servizi e le opportunità del territorio, conoscenza del territorio pe l’nserimento sociale e modulo informatico/linguistico. L’intervento didattico sarà articolato nello stesso modo su due aule, una nel Basso e una nell’Alto Mugello, in modo da facilitare la frequenza.

5. una fase di formazione di anziani che provengono da associazioni di volontariato che avranno la funzione di tutor/sostenitori all’interno del progetto e di figure di riferimento per la disseminazione e la continuità del progetto stesso

6. Il monitoraggio che valuti la qualità nell’erogazione del servizio.

Le fasi nelle quali si articola l’intero intervento formativo hanno gli obiettivi di:

  • assicurare una risposta ai bisogni manifesti e/o latenti dei gruppi di immigrati nell’area del Mugello;
  • sviluppare un sistema a rete di agenzie formative per offrire nel territorio una risposta che riduca la dispersione nella formazione.

Collaborazioni: Sostenitori e Partner

Capofila: Coop.PROFORMA
Partner: FOREDA Toscana
Istituto “Giotto Ulivi”
ENAIP Toscana Formazione e Lavoro
Comunità Montana
Università della 3° età
Progetto Accoglienza

RUOLO DI FOREDA

Partner con ruoli di: Individuazione bisogni e progettazione, Docenze, Monitoraggio e Valutazione dei risultati, Gruppo di direzione