Grundtvig: “T.R.A.M.E. – Tessere Ricamare Anziani Mediatori di Esperienze”

In questi ultimi anni, per i repentini cambiamenti che stanno attraversando un po’ tutti i Paesi europei, si è dato avvio ad una riflessione esplicita sul ruolo del sapere e delle conoscenze nella vita dei singoli, delle comunità, delle organizzazioni e della società nel suo complesso. Si è evidenziato come la inedita rilevanza di tale dimensione nella società globalizzata possa essere fonte di nuove opportunità, ma anche di nuove forme di esclusione; possa divenire via privilegiata per politiche di pura gestione del capitale umano o piuttosto promuovere nuovi livelli di civiltà. Per incrementare e diffondere capillarmente le opportunità educative, per tutti e durante tutto il corso della vita, occorre fare ancora molto se è vero che i gap che impediscono di raggiungere gli obiettivi di Lisbona dipendono da alcune specifiche criticità quali: le difficoltà per i sistemi educativi, formali e non formali, di raggiungere le persone svantaggiate, per reddito, livello culturale, marginalità sociale, età avanzata, disoccupati di lunga durata.

E’ questa la situazione sociale e culturale dei Paesi partner del Progetto: in Italia e Spagna, seppure con sfumature diverse, la formazione intercetta soprattutto le fasce forti della popolazione, ovvero coloro che hanno già una buona scolarizzazione, gli abitanti delle città, coloro che non hanno grandi difficoltà economiche. In Romania, invece, non c’è ancora una politica chiara e condivisa di Lifelong learning rendendo tutte le attività in questo campo più difficili. Il progetto nasce in tre ambiti territoriali, collegati tra loro da flussi di forte emigrazione/immigrazione. Si tratta del comprensorio di Fagaras, un’area centrale tra i dipartimenti di Brasov e Sibiu in Transilvania, zona di forte emigrazione verso l’Italia e la Spagna e, dall’altra parte, di due aree di forte immigrazione dalla Romania, Firenze e la sua provincia in Italia, Bilbao in Spagna. Il flusso migratorio di rumeni –anche di etnia rom- si è notevolmente rafforzato in prossimità del gennaio 2007, data di ingresso della Romania nella Comunità Europea, come si può ricavare dai dati forniti ad esempio, dal Comune di Firenze (vedi all.) relativi ai residenti e all’avviamento al lavoro degli immigrati rumeni.

Contenuto del progetto

La finalità del progetto è creare un rapporto di conoscenza reciproca tra cittadini europei italiani, spagnoli e rumeni anche di etnia ROM- valorizzando le rispettive identità e creando un collegamento operativo di scambio di saperi, competenze e modalità operative. Si propone di incentivare nei soggetti coinvolti l’utilizzazione efficiente delle conoscenze esistenti e promuoverne di nuove, anche attraverso un intreccio virtuoso tra saperi formali e non formali. La proposta richiama un modello di apprendimento centrato sulla dimensione condivisa del sapere, ma presuppone e comporta la mobilitazione delle risorse interne dei partecipanti e non la semplice assimilazione di abilità e conoscenze.

Al fine di contribuire al raggiungimento di tale finalità il progetto intende:

1) promuovere la valorizzazione attraverso il confronto reciproco e l’autoformazione guidata delle attività tradizionalmente svolte da gruppi di donne prevalentemente anziane nel settore della tessitura, confezioni e ricamo, perché siano in grado di far fronte ai cambiamenti e continuare a essere attive nella società;

2) sostenere la crescita di giovani adulti –prevalentemente donne- con il contributo anche dell’esperienza delle persone anziane;

3) costruire e rafforzare la relazione tra cittadini romeni e ROM di nazionalità rumena presenti nei territori di Italia e Spagna coinvolti nel progetto e le loro comunità di provenienza, al fine di:

  • valorizzare le rispettive identità e costruire relazioni positive di scambio interculturale;
  • determinare maggiore consapevolezza –nel caso delle/dei giovani- nelle decisioni individuali di emigrazione
  • sostenere lo sviluppo dell’associazionismo, dell’impresa cooperativa e della piccola imprenditorialità, per limitare la propensione all’emigrazione o comunque garantire alle/agli emigrati che decidano di rientrare in patria la possibilità di capitalizzare il frutto del loro lavoro in modo produttivo e vantaggioso anche per losviluppo dell’economia rumena.

Collaborazioni: Sostenitori e Partner

Capofila: Comune di Firenze
Partner: FOREDA Toscana
ENAIP
Gli anelli mancanti
Comune Sinca Noua
Comune di FAGARAS
APIMM (ASOCIATIA PATRONALA A INTREPRINDERILOR MICI SI MIJLOCII FAGARAS)
PROCIVIS

Ruolo di FOREDA

Partner con ruolo di : Coordinamento organizzativo e cura i rapporti fra tutti i partner al fine di ottimizzare le risorse umane e finanziarie del progetto. Realizza il Dossier T.R.A.M.E. che ricostruisce il percorso completo e analizza le fasi più significative del progetto, documenta le attività educative, mette a punto il modello elaborato nell’ambito del progetto per una sua più efficace disseminazione. Realizza il percorso “Esperienza Qualità Valutazione” per il monitoraggio e la gestione della qualità. Tale percorso sarà condiviso con gli altri partner e conterrà le linee guida del percorso qualità, i materiali per la rilevazione delle performance, gli indicatori di qualità.